Usi e proprietà del Ganoderma lucidum

Usi e proprietà del Ganoderma lucidum

Non molto noto nella nostra penisola, il Ganoderma lucidum è una specie di fungo che proviene direttamente dall’oriente e precisamente da Cina e Giappone, dove è molto conosciuto per le sue innumerevoli proprietà benefiche. Impariamo a conoscerle e vediamo cos’è il ganoderma lucidum.

Ganoderma lucidum: che cos’è?

Forse non tutti sanno che il fungo che predilige vivere nel legno di quercia e di castagno si chiama Ganoderma lucidum ed è molto conosciuto in Cina e Giappone per le sue qualità terapeutiche al punto da meritare il soprannome di fungo dell’immortalità. Sostanzialmente si tratta di un parassita degli alberi che, però, possiede notevoli qualità officinali e non per niente è considerato un vero rimedio naturale per la cura di diverse patologie. Diversi studi scientifici condotti sul ganoderma lucidum, infatti, hanno dimostrato come questo fungo possa essere assunto dall’uomo per contrastare numerosi problemi di salute e come il suo fine terapeutico principale sia quello di rinvigorire le difese immunitarie dell’organismo.

Le principali proprietà di questo fungo sono antiossidanti, antinfiammatorie, antibatteriche e antivirali: grazie alla presenza di un componente analogo all’idrocortisone, l’assunzione del ganoderma contrasta sintomi infiammatori come bronchiti, febbre e influenza, e allevia anche i segni tipici di patologie legate all’età senile, come l’Alzheimer. L’assunzione di ganoderma, inoltre, contribuisce a prevenire la perdita di memoria, riduce i livelli di glucosio nel sangue e favorisce la circolazione sanguigna grazie alla sua attività immunostimolante.

Benefici ed effetti del ganoderma

Attraverso la sua azione antitrombotica il ganoderma lucidum impedisce l’aggregazione delle piastrine nei vasi sanguigni, stimola il metabolismo del glucosio nel fegato, rafforza le difese immunitarie dell’organismo e riduce i sintomi dovuti allo stress e alla fatica grazie alla sua azione rinvigorente ed energizzante. In Oriente questo fungo viene usato sotto forma di polvere nella preparazione di infusi, tisane, decotti, liquori, mentre in Occidente è possibile trovare per lo più le compresse di polvere di ganoderma, che è possibile assumere ogni mattina a stomaco vuoto.

Naturalmente le compresse vanno assunte con parsimonia e magari sotto consiglio medico, anche se è stato dimostrata la sicurezza del ganoderma lucidum, che si è rivelato un prodotto estremamente sicuro, non provoca effetti collaterali e non è tossico, per cui può essere assunto anche per lunghi periodi di tempo. Il suo consumo, quindi, è sconsigliato solo a particolari categorie di pazienti, ovvero a chi è allergico ai funghi, a chi ha subito un trapianto, e a chi è sotto terapia con farmaci immunosoppressori, anticoagulanti e anti piastrinici.

Binocolo: quando osservare la natura è una passione

Quando si è curiosi di scoprire e osservare le abitudini degli animali nel proprio habitat naturale, non c’è niente id meglio che osservarli da lontano come se fossero vicini usando un binocolo. Il binocolo si rivela uno strumento molto utile per chi pratica sport come il bird watching o il trekking perché si ha modo di fermarsi ad ammirare flora e fauna di un luogo.

I fattori da considerare in un binocolo

Fondamentale per chi ama andare in giro per boschi o per chi desidera osservare gli uccelli, il binocolo viene usato per ingrandire oggetti che si trovano a una lunga distanza: le immagini attraversano due serie di lenti e poi dei prismi, per cui l’immagine viene prima ingrandita e poi raddrizzata per essere ‘letta’ dai nostri occhi. Il tipo di binocolo non dipende solo dall’utilizzo che ne se ne farà, ma anche dal prezzo e dal modello: ci sono diversi elementi da prendere in considerazione prima di optare per un binocolo o per l’altro.

Prima di tutto, vanno presi in esami fattori come l’ingrandimento e il diametro della lente frontale: il primo indica quante volte si riesce a vedere più vicino un oggetto osservato, mentre il diametro dell’obiettivo riguarda la misura della lente frontale e indica anche la luminosità del binocolo stesso, fondamentale per le sue prestazioni. Altro elemento da prendere in considerazione è il fattore crepuscolare che serve a valutare la possibilità di riconoscere un oggetto osservato anche in caso di scarsa luminosità, mentre il campo visivo del binocolo indica quanto spazio è possibile osservare attraverso il binocolo stesso.

Il binocolo giusto è quello che si usa di più

In commercio ci sono ormai numerose tipologie di binocolo per cui è possibile scegliere subito quello che fa al caso proprio a seconda che si desideri un modello tradizionale, ovvero un binocolo detto a prisma, o che si desideri un modello più moderno conosciuto come binocolo a prismi a tetto. La differenza è che nei binocoli tradizionali l’immagine della lente anteriore arriva all’oculare attraverso diverse riflessioni su specchi presenti all’interno del binocolo stesso, invece, i modelli a prismi a tetto sono dotati di lenti obbiettivo in linea con gli oculari e per questo offrono una qualità dell’immagine riprodotta non così alta come quella dei binocoli tradizionali.

Altro fattore da considerare è la distanza minima di messa a fuoco per cui un binocolo può mettere a fuoco usando un meccanismo a ghiera, oppure essere focus free: per questo le lenti dell’oculare dovrebbero trovarsi a una distanza confortevole per l’occhio.

A Parigi nasce la scuola-giardino, lo sapevate?

A Parigi nasce la scuola-giardino, lo sapevate?

Non so voi ma la mia opinione della scuola italiana è cambiata molto crescendo. La scuola, quando la frequentavo io, era ben noiosa e poche erano le maestre che davvero insegnavano con passione, indubbiamente un fenomeno che non smetterà mai di esistere perché in ogni ambito esistono le capre che lavorano giusto per farlo, eppure un bambino a scuola dovrebbe essere stimolato e incuriosito da ciò che studia e devo dire che oggi sono pochi quelli che, inculcati anche dai genitori, riescono a provare curiosità per il mondo.

Una scuola che ispira la scoperta del mondo

Personalmente ho sempre sognato una scuola che offrisse la possibilità ai bambini di scoprire il mondo circostante, che li mettesse in contatto con la natura, che offrisse l’occasione di conoscere da vicino certi avvenimenti naturali come la nascita di una farfalla o la costruzione dei nidi da parte degli uccelli. Immaginate il mio stupore quando ho letto della nascita della scuola-giardino in Francia. Un sogno diventato realtà?

So che molti che stanno leggendo non sanno di cosa stia parlando e potranno solo immaginare cosa sia una scuola-giardino. Ora vi spiego meglio: lasciate a casa l’immagine degli austeri edifici scolastici a casermone, come li avete vissuti e come li vedete tutt’oggi, perché a Parigi è sorta una nuova costruzione che di scolastico sembra avere poco e niente. L’architettura della scuola-giardino prevede luce, spazio e verde ovviamente, ed è un luogo nato per permettere la scoperta da parte dei bambini.

E in Italia?

Questa scuola ha un tetto pieno di alberi su cui i bambini possono arrampicarsi, nascondersi, in cui possono curiosare e soprattutto iniziare a instaurare una profonda relazione con la natura, venendo a conoscere di persona le farfalle, i lombrichi e capendo perché quando marciscono le foglie cadono sul terreno. I bambini quindi sono immersi in luogo che sembra incontaminato dall’urbanistica cittadina, in cui sono liberi di comportarsi secondo il proprio carattere. Fossi stata io così fortunata, forse ora non sarei una cittadina poco amante della campagna, dopotutto si riesce ad amare e apprezzare ciò con cui si ha a che fare ogni giorno, per cui se avessi potuto arrampicarmi sugli alberi o conoscere meglio madre natura probabilmente oggi non sarei tanto indisposta verso viaggi in camper o tour all’aria aperta o gite in campagna.

Scherzi a parte, sarebbe una gran bella cosa avere una scuola-giardino anche in Italia, almeno una in ogni città, ma mi rendo conto che non sia proprio fattibile. Le attuali condizioni dell’edilizia scolastica italiana non sono delle più efficienti: molti edifici se ne cadono a pezzi, se non sono caduti già, e costruire ex novo un istituto comporta spese maggiori che le scuole non si possono permettere, dopotutto non possono permettersi quasi un corpo docente figurarsi un edificio intero!