Come dimagrire con la dieta proteica

Come dimagrire con la dieta proteica

La dieta proteica è un regime alimentare che risulta particolarmente utile a chi vuole dimagrire bene e velocemente. La non assunzione di carboidrati consente all’organismo di ‘asciugarsi’ e smaltire grasso in eccesso più facilmente e in minor tempo rispetto a un regime alimentare controllato che ammetta l’assunzione di carboidrati seppur limitata.

Proteine contro carboidrati: una lotta infinita

È una lotta che sembra non avere mai una fine quella con la bilancia, per questo ogni mese si cambia tipo di alimentazione per cercare di trovare quella più giusta per sconfiggere l’eccessivo peso corporeo. Da alcuni anni è diventata molto diffusa la dieta proteica perché può diventare un regime alimentare adatto a qualsiasi tipo di persona che voglia ridurre peso in fretta. La dieta proteica è un particolare regime che prevede un’alimentazione ricca di proteine e a minimo contenuto di carboidrati.

Si tratta di una dieta che permette di mantenersi sempre in forma e di non mettere su peso eccessivo: attraverso la dieta proteica, infatti, si assumono solo proteine e una percentuale infima di carboidrati e ciò assicura un dimagrimento particolarmente veloce perché l’organismo si ‘asciuga’ di tutta la ritenzione idrica provocata anche dall’assunzione dei carboidrati. Le proteine aiutano l’organismo a conservare e alimentare massa magra dato che maggiore massa magra equivale a una maggiore tendenza a bruciare di più con la conseguente riduzione dello stimolo della fame. Per quanto riguarda la quantità di proteine da assumere sembra che la dose giornaliera ideale per l’uomo sia fissata in 56 grammi, mentre per la donna si ferma a 46 grammi di proteine al giorno.

Diminuire il grasso corporeo con la dieta proteica

La dieta proteica, quindi, è sicuramente un regime alimentare ricco di proteine, ma che tipo di proteine? Bisogna infatti, sapere quali alimenti assumere per alimentarsi di proteine pure che stimolano il funzionamento del metabolismo. L’accumulo di grassi, infatti, è direttamente correlato al cattivo e lento funzionamento del metabolismo, il che si traduce in un accumulo di grasso soprattutto in alcune zone del proprio corpo.

Gli alimenti altamente proteici di cui si ha bisogno per il calo del peso corporeo sono pesce, pollo, carne rossa, formaggi magri, uova e prodotti lattiero-caseari a basso contenuto di grassi, e ciò in tavola significa a poter preparare un bel petto di pollo cotto alla piastra, una coscia di pollo al forno, un’orata all’acquapazza, uova a la coque, da affiancare ai cosiddetti carboidrati intelligenti, ovvero cereali integrali, frutta e verdura che riusciranno a garantire all’organismo un giusto apporto di fibre.

Il sebo in eccesso, una delle principali cause dell’acne

Il sebo in eccesso, una delle principali cause dell’acne

Mi ricordo quando durante la mia adolescenza mi svegliavo al mattino di una giornata importante, mi guardavo allo specchio e lo vedevo..il brufolo! Come fare per renderlo meno visibile? La cosmesi negli ultimi anni ha prodotto molti stratagemmi per venirci in soccorso.

L’acne, che sta all’origine della formazione dei brufoli e dei punti neri, è una vera e propria malattia odiata da milioni di adolescenti, ma non sono. Infatti ne possono essere colpite, anche se più raramente, anche persone che hanno superato questa fase della vita.

Fase 1. Asciugare la pelle

La prima cosa da fare nel caso di presenza di pelle acneica è cercare, con l’aiuto di un dermatologo e di trattamenti e prodotti specifici, di asciugarla, riducendo la produzione di sebo. E’ infatti questo, che non riuscendo ad uscire dai pori, origina i brufoli. Uno strumento che sta prendendo sempre più piede per la sua efficacia è la luce pulsata.

Questa, emessa da macchinari, disponibili anche in versioni da poter usare comodamente da casa, attraverso massaggi quotidiani di circa 10 minuti, agisce su diverse lunghezze d’onda stimolando la struttura della pelle. Non va confusa con il laser, infatti non ha nessuna controindicazione come invece accade con quest’ultimo. Il dispositivo Face-up in vendita online è efficace ed economico.

Fase 2. Mantenere il livello di sebo nella pelle costante

Se la nostra acne rosacea è legata a fattori medici, ci verrà in aiuto una terapia farmacologica, spesso a base ormonale. In tutti gli altri casi ci sono delle accortezze da seguire per cercare di mantenere il livello del sebo in eccesso prodotto dalla nostra pelle sotto controllo.

L’uso di prodotti che presentano doti astringenti è sicuramente una regola chiave da seguire. Lozioni e struccanti di questo tipo devono essere usati quotidianamente per rimuovere il trucco e lo sporco dal viso.

I brufoli posso essere nascosti?

Certo, ma non vanno usati i correttori che applichiamo di solito su un viso privo di queste imperfezioni. Spesso quelli usati per coprire le occhiaie sono comedogenici, cioè favoriscono l’occlusione dei pori. Dato che devono andare a coprire un’imperfezione di colore rossastro la tonalità giusta da usare è quella tendente al verde.

Naturalmente non usare mai prodotti scaduti che potrebbero portare ad una profilerazione di batteri. Queste annotazioni sono valide, non solo per i correttori, ma anche per il fard, la terra e tutti gli altri trucchi che usiamo sul nostro volto. Sicuramente il lasciar respirare liberamente la pelle sarebbe la soluzione migliore, non caricando così i pori di ulteriori fardelli, ma per un’adolescente può essere quasi di vitale importanza celare un brufolo.

Consigli utili per non peggiorare l’acne

Oltre alle indicazioni già elencate è bene evitare situazioni stressanti, seguire un’alimentazione sana ricca di verdure e altri elementi che apportino vitamina A al nostro organismo.

Come rendere meno visibili le cicatrici

Quando ormai il danno è fatto e l’acne ha portato al formarsi di una cicatrice l’unica cosa che possiamo fare è cercare di renderle meno visibii possibile. Ci sono molto prodotti sia chimici che naturali che ci possono aiutare. Parlatene col vostro dermatologo.

Pedana vibrante: quando l’esercizio casalingo fa bene

Pedana vibrante: quando l’esercizio casalingo fa bene

Si può trovare nei centri estetici e nelle palestra, la pedana vibrante era una prerogativa dei professionisti del settore ma oggi tutti hanno la possibilità di dotarsi di una pedana vibrante e sistemarla comodamente in casa propria. Vediamo a cosa serve e come funziona questa miracolosa pedana.

Perché allenarsi sulla pedana vibrante

Oggi quando si menziona la pedana vibrante tutti comprendono subito quale attrezzo sia. La pedana vibrante prima era un attrezzo molto raro ed era usato da atleti a livello agonistico per migliorare le proprio performance, ma oggi tutti conoscono la pedana vibrante perché è facile ormai trovarla nelle palestre e nei centri estetici, inoltre viene molto pubblicizzata in televisione per cui sembra impossibile non conoscerne le azioni sull’organismo cui garantisce il raggiungimento di grandi risultati di tonicità e dimagrimento. Nei negozi reali e virtuali del web, è possibile rendersi conto di quanti diversi tipi di pedane vibranti esistano, e ciò sembra strano se si pensa che le prime pedane sono state cerate per essere usate nelle stazioni spaziali per l’allenamento che garantisce agli astronauti di poter restare in orbita senza essere vittime di episodi traumatici come problemi ossei o muscolari legati al proprio lavoro.

La pedana a vibrazione quindi serviva dapprincipio agli astronauti, e solo in seguito è entrata a far parte del mondo medico -estetico, tanto che sono molto i fisioterapisti e le estetiste che la usano sui pazienti per contrastare gli effetti e l’insorgere dell’osteoporosi e l’invecchiamento del sistema osseo. Se la curiosità sta nel capire come le vibrazioni della pedana possano agire sul nostro sistema muscolo-scheletrico, è presto detto: vanno semplicemente a stimolarlo. In pratica, quotidianamente muscoli e ossa rispondono alle sollecitazioni esterne gestendo un certo sovraccarico, per questo bisogna a stare attenti se si è forzati a ma un riposo prolungato perché, in questo caso, il sistema muscolo-scheletrico può più facilmente andare incontro a cedimenti pericolosi per la consistenza dei muscoli.

Caratteristiche e usi della pedana vibrante

Per mantener tonico e allenato il proprio corpo senza dover per forza sottoporsi ad allenamenti estenuanti e intensi, oggi si può ricorrere all’uso della pedana le cui vibrazioni stimolano il rimodellamento osseo e muscoloso dell’organismo. In pratica, la pedana vibrante trasmette delle vibrazioni più o meno intense e, in base alla posizione che il soggetto assume, si potranno stimolare determinate fasce muscolari a seconda del tipo di allenamento che si desidera effettuare.

Ogni posizione assunta sulla pedana vibrante deve rispettare un certo programma di allenamento che non abbia ripercussioni gravi sui muscoli, le articolazioni, le ossa e il sistema circolatorio. Gli effetti della pedana dipendono dalla frequenza, dall’ampiezza dell’oscillazione, dalla durata della vibrazione e dalla posizione assunta dal soggetto.

Perché epilatore luce pulsata è l’alleato contro i peli superflui

Perché epilatore luce pulsata è l’alleato contro i peli superflui

Tutte le donne sognano di poter finalmente dire addio a un problema che le affligge da sempre, quello dei peli superflui. Oggi, grazie ai progressi della tecnologia in ambito dermatologico, è possibile davvero eliminare una volta per tutte i fastidiosi peli evitando il rituale doloroso della tradizionale ceretta, attraverso l’uso dell’epilatore luce pulsata.

Epilatore vs epilatore a luce pulsata: le differenze

Oggi finalmente ogni donna può risolvere il problema dei peli superflui senza doversi sottoporre alla tortura della ceretta ma semplicemente attraverso un trattamento con apposito epilatore luce pulsata. Grazie all’evoluzione della tecnologia in campo medico, oggi esistono diversi tipi di epilatore, ma le tue principali tipologie di epilatori sono quelli tradizionali e i più famosi epilatori luce pulsata, che permettono con la loro applicazione di risolvere il problema dei peli alla base e una volta per tutte. L’epilatore è un elettrodomestico di cui ogni donna è fornita, e si possono trovare non solo modelli dal pratico utilizzo ma anche indolori.

Ci si può finalmente dimenticare della dolorosa ceretta a strappo ora che è possibile utilizzare un semplice epilatore e il dolore si può definire del tutto debellato se il trattamento viene effettuato con un epilatore luce pulsata, che ormai non è più un’esclusiva dei centri medico-estetici ma alcuni modelli più semplici sono entrati anche nelle nostre case. Infatti, oggi accanto agli epilatori normali è possibile trovare anche quelli a luce pulsata che sono caratterizzati dalla stessa tecnologia ma col vantaggio di offrire un servizio a livello di un centro estetico professionale.

Come scegliere l’epilatore

L’epilatore a luce pulsata, diversamente da quello normale, ricorre alla tecnologia della foto termolisi selettiva per distruggere direttamente il follicolo pilifero usando il calore e impedendone la ricrescita, ecco perché la lotta ai peli superflui grazie a questo epilatore può considerarsi vinta del tutto. L’epilatore luce pulsata permette quindi di eliminare i peli in modo perenne e il suo utilizzo non rischia di danneggiare la pelle, come spesso capita ad esempio con lo strappo della ceretta. L’epilatore a luce pulsata, però, non è consigliato proprio per tutti i tipi di peli e di pelli: l’epilatore, infatti, è più consigliato a chi ha peli più scuri rispetto alla pelle e più folti.

Come un comune epilatore domestico, quello a luce pulsata funziona sempre nello stesso modo nel cercare di estirpare il pelo alla radice per impedirne una nuova formazione. Se si vuole usare uno di quei modelli di epilatore luce pulsata domestico vanno rispettare alcune semplici regole: prima di tutto, va capito il tipo di pelle che si ha, ovvero se è pelle particolarmente sensibile e delicata per cui potrebbe reagire in modo inaspettato alla luce pulsata. Pe scoprire se il proprio tipo di pelle può sopportare la luce pulsata, si può fare una prova in un centro estetico e se si ottiene un risultato positivo, allora si può considerare l’idea dell’epilatore luce pulsata domestico.

Quando la salute viene dall’argento colloidale

Quando la salute viene dall’argento colloidale

Quante volte si è sentito nominare l’argento colloidale parlando di infezioni e raffreddori? Non è un caso se argento colloidale è tornato a far parlare di sé e delle sue caratteristiche benefiche dopo tanti anni di antibiotici e medicinali la cui assunzione spesso corrode il nostro organismo. Vediamo cos’è e che azione svolge l’argento colloidale.

Argento colloidale: panacea per tutti i mali?

Forse avrete notato come si senta sempre più parlare di argento colloidale soprattutto quando si nominano diversi tipi di patologie: questo dipende dal fatto che argento colloidale si è rivelato un rimedio universale contro numerose malattie in quanto riesce a contrastare l’azione di batteri come stafilococchi e streptococchi, come e meglio di un antibiotico, ma col vantaggio di non causare nessun effetto collaterale sull’organismo. Come è composto l’argento colloidale? Come fa intuire il nome stesso, argento colloidale è formato da particelle di argento ionizzate, ovvero cariche elettricamente il che permette loro di restare sospese nella soluzione di solvente senza disciogliersi.

Per questo caso argento colloidale ionico può assumere diversi colori a seconda della grandezza delle particelle e del loro grado di concentrazione, il tipo di argento colloidale, però, più usato è quello di colorazione trasparente, il che indica come le particelle di argento siano sottili e riescano a essere assorbite da pelle e mucose più facilmente. argento colloidale, a differenza del comune pensiero, è del tutto innocuo anche sulle pelli sensibili. Dopotutto basti pensare che l’uomo si cura con argento colloidale fin dal tempo degli antichi greci, in cui l’argento veniva usato per curare vari generi di infezioni e tale modo di usare argento colloidale resistette fino all’introduzione dei moderni antibiotici.

Argento colloidale: perché usarlo

L’ingresso e la veloce commercializzazione degli antibiotici al posto dell’argento colloidale è da ricercare negli iniziali costi elevati della produzione dei prodotti a base di argento colloidale. Grazie allo sviluppo della tecnologia in campo medico però, da un po’ di anni è tornata in auge l’uso e l’assunzione dell’argento colloidale e ciò è favorito sia dal fatto che si sia sviluppata una certa diffidenza verso gli antibiotici e sia perché ormai argento colloidale costa meno di un antibiotico.

L’azione dell’argento si è rivelata più efficace contro i batteri perché ne blocca la riproduzione rendendone inattivi gli enzimi vitali, proprio per questo lo si può assumere per contrastare diversi tipi di infezioni sia a livello topico che sistemico, per cui è possibile assumerlo contro raffreddore e tosse, stati di influenza, sinusite, rinite allergica e asma, ma anche per eritemi, micosi, herpes e psoriasi, per cistiti o infezioni alla prostata, contro vaginiti e candida, per curare tagli, ferite e scottature.

Come tagliare con l’Affettatrice

Come tagliare con l’Affettatrice

Impossibile essere privi di un’affettatrice se si è gran consumatori di carni e salumi. L’affettatrice domestica, infatti, può risultare molto utile a chi non solo consuma formaggi e salumi ma soprattutto a chi li produce e ha bisogno di conservarli in piccole quantità. Vediamo come si usa e come scegliere affettatrice più idonea alle proprie necessità

Affettatrice: quando si usa?

Dotata di una lama rotante particolarmente affilata e dal diametro variabile, affettatrice di solito la si vede sempre sul bancone del reparto salumeria di un supermercato oppure sul bancone di una macelleria, dato che il suo principale uso è quello di affettare carni e salumi. Eppure c’è chi laffettatrice l’ha sistemata in casa propria: molti oggi, infatti, sono coloro che si dilettano nella produzione di salumi e formaggi a livello casalingo e amatoriale.

Avendo la necessità di conservare tali prodotti in un luogo fresco e asciutto anche per lunghi periodi di tempo, non si può fare a meno di acquistare un’affettatrice da poter usare comodamente in casa: in questo modo non si dovrà chiedere il favore al macellaio o al salumiere di propria conoscenza per tagliare i prodotti alimentari né spendere soldini per il loro acquisto, dato che la produzione casalinga ha un costo decisamente minore. Lo sviluppo della tecnologia ha permesso di avere a disposizione diversi modelli di affettatrici per cui oggi si ha davvero l’imbarazzo della scelta.

Come scegliere la giusta affettatrice

Oggi è possibile trovare affettatrici che si contraddistinguono tra loro per diverse qualità, per questo, prima di effettuare l’acquisto, bisognerebbe ben visionare e prendere in considerazione ogni modello che può soddisfare le proprie esigenze. Infatti, prima del vero e proprio acquisto, vanno considerati vari elementi come, per esempio, le dimensioni dell’affettatrice: bisogna controllare se c’è abbastanza spazio sul piano della cucina o sull’angolo cottura per posizione affettatrice dato che si tratta di uno strumento notevolmente grande. Oltre alle dimensioni, un altro fattore da considerare è anche la potenza della macchina, dato che non si va mica a tagliare una semplice fetta di pane, ma si tratta di dover tagliare un salume stagionato che non è da poco se non si è abituati già a farlo.

Ecco perché bisogna sapere che è possibile scegliere tra affettatrice manuale e quella elettrica e tra quella a gravità e quella verticale, ma le più usate sono proprio le manuali e quelle elettriche. Le affettatrici manuali si caratterizzano per il piano di appoggio inclinato per cui le fette e i pezzi di salumi o di carne cadono direttamente sul vassoio, mentre nelle affettatrici elettriche, ma anche negli altri due tipi, le fette di salume vengono tagliate direttamente sul vassoio. Inoltre, altro fattore è che affettatrice manuale può essere usata anche senza corrente, di contro però il modello automatico è decisamente più pratico e semplice da usare oltre che molto sicuro.

Usi e proprietà del Ganoderma lucidum

Usi e proprietà del Ganoderma lucidum

Non molto noto nella nostra penisola, il Ganoderma lucidum è una specie di fungo che proviene direttamente dall’oriente e precisamente da Cina e Giappone, dove è molto conosciuto per le sue innumerevoli proprietà benefiche. Impariamo a conoscerle e vediamo cos’è il ganoderma lucidum.

Ganoderma lucidum: che cos’è?

Forse non tutti sanno che il fungo che predilige vivere nel legno di quercia e di castagno si chiama Ganoderma lucidum ed è molto conosciuto in Cina e Giappone per le sue qualità terapeutiche al punto da meritare il soprannome di fungo dell’immortalità. Sostanzialmente si tratta di un parassita degli alberi che, però, possiede notevoli qualità officinali e non per niente è considerato un vero rimedio naturale per la cura di diverse patologie. Diversi studi scientifici condotti sul ganoderma lucidum, infatti, hanno dimostrato come questo fungo possa essere assunto dall’uomo per contrastare numerosi problemi di salute e come il suo fine terapeutico principale sia quello di rinvigorire le difese immunitarie dell’organismo.

Le principali proprietà di questo fungo sono antiossidanti, antinfiammatorie, antibatteriche e antivirali: grazie alla presenza di un componente analogo all’idrocortisone, l’assunzione del ganoderma contrasta sintomi infiammatori come bronchiti, febbre e influenza, e allevia anche i segni tipici di patologie legate all’età senile, come l’Alzheimer. L’assunzione di ganoderma, inoltre, contribuisce a prevenire la perdita di memoria, riduce i livelli di glucosio nel sangue e favorisce la circolazione sanguigna grazie alla sua attività immunostimolante.

Benefici ed effetti del ganoderma

Attraverso la sua azione antitrombotica il ganoderma lucidum impedisce l’aggregazione delle piastrine nei vasi sanguigni, stimola il metabolismo del glucosio nel fegato, rafforza le difese immunitarie dell’organismo e riduce i sintomi dovuti allo stress e alla fatica grazie alla sua azione rinvigorente ed energizzante. In Oriente questo fungo viene usato sotto forma di polvere nella preparazione di infusi, tisane, decotti, liquori, mentre in Occidente è possibile trovare per lo più le compresse di polvere di ganoderma, che è possibile assumere ogni mattina a stomaco vuoto.

Naturalmente le compresse vanno assunte con parsimonia e magari sotto consiglio medico, anche se è stato dimostrata la sicurezza del ganoderma lucidum, che si è rivelato un prodotto estremamente sicuro, non provoca effetti collaterali e non è tossico, per cui può essere assunto anche per lunghi periodi di tempo. Il suo consumo, quindi, è sconsigliato solo a particolari categorie di pazienti, ovvero a chi è allergico ai funghi, a chi ha subito un trapianto, e a chi è sotto terapia con farmaci immunosoppressori, anticoagulanti e anti piastrinici.

Quando la fotografia è arte: caratteristiche della Macchina fotografica

Quando la fotografia è arte: caratteristiche della Macchina fotografica

Non è tanto facile come sembra scegliere una buona macchina fotografica soprattutto se si cerca di far diventare la propria passione per la fotografia una vera e propria arte. Ancora più difficile quando dall’arte si passa al lavoro, per cui può risultare un’impresa difficile optare tra macchine fotografiche compatte, reflex e di medio livello. Eppure un metodo per individuare il modello che fa al proprio caso esiste, vediamo qual è.

Una macchina fotografica per passione

Come detto, quando la fotografia si vuole trasformarla da passione ad arte, diventa complicata la scelta di una macchina fotografica che possa avere caratteristiche tecniche che rappresentino una sorta di compromesso tra una macchina fotografica professionale e una amatoriale. Infatti, tra i diversi tipi di macchine fotografiche che è possibile trovare oggi, ce n’è sempre qualcuno che si differenzia rispetto agli altri secondo qualche aspetto più specificamente tecnico o più legato alla resa qualitativa dell’immagine. In pratica, ogni modello può soddisfare determinate esigenze rispetto agli altri e quindi essere più o meno adatto a un tipo di fotografo rispetto a un altro.

Diverse saranno le esigenze di chi si approccia alla fotografia per al prima volta e di chi è più esperto, infatti, se si è neofiti basterà avere una propria macchina fotografica che riesca a scattare foto decenti, mentre se si è più esperti la scelta sarà più mirata a ottenere un prodotto di gran lunga superiore. Se si desidera dotarsi di una propria macchina fotografica, è preferibile prendere informazioni sui diversi tipi e su quali siano le principali differenze per capire il genere di strumentazione che potrebbe più soddisfare le proprie necessità.

Per chi non lo sapesse, per esempio, le fotocamere compatte cosiddette “point and shoot”, le punta e scatta, si adattano facilmente a qualsiasi tipo di fotografo, dal più esperto al più novellino e possono essere usate tutti i giorni perché le principali caratteristiche che contraddistinguono le point and shoot sono la comodità e la praticità. le macchine fotografiche compatte sono altrettanto maneggevoli e facili da usare poiché le loro impostazioni risultano davvero molto semplici da capire, e alla fine è sufficiente puntare l’obbiettivo e scattare.

Caratteristiche, modelli e preferenze nella scelta della macchina fotografica

Abbiamo accennato come esistano dei fattori da prendere in considerazione per effettuare la scelta della macchina fotografica, tali fattori sono i parametri di scatto che contraddistinguono un modello dall’altro come per esempio le macchine fotografiche Bridge che permettono di usare più impostazioni insieme, oppure come le mirrorless, ovvero quelle macchine fotografiche su cui è possibile agganciare l’obbiettivo.

Quelle che si confermano i modelli più completi sono sempre le reflex: dotata di diversi obbiettivi, è possibile regolarne tutti i parametri di scatto, per questo è indicata per i professionisti e per gli appassionati di fotografia, che possono affidarsi completamente alla macchina e contare sulle sue funzioni automatiche per migliorare la resa della foto.

Come diventare energici con la maca peruviana

Come diventare energici con la maca peruviana

Non ancora molto nota nelle nostre farmacie e nei negozi specializzati, la maca peruviana, conosciuta anche come ginseng peruviano, è una pianta erbacea dalla radice tuberosa in parte commestibile che si è rivelata ricca di principi nutritivi e di grandi qualità energetiche.

Maca peruviana: un’esplosione di vitalità dalle Ande

Fin dall’antichità le popolazione dell’America Andino meridionale hanno coltivato la maca, tanto che oggi ne esistono almeno sette specie, di cui le più vendute e commercializzate sono la varietà gialla e quella rosso scuro: un tubero di maca peruviana può essere usato per accompagnare qualsiasi alimento date le sue potenti proprietà nutritive.

Considerata un alimento completo a tutti gli effetti grazie alle sue caratteristiche nutritive, questo tubero veniva assunto dalla popolazioni delle Ande da solo, dato che contiene tutti quei principi nutritivi fondamentali per il benessere dell’organismo umano, con tutto il vantaggio di non possedere sostanze eccitanti ma piuttosto qaulità capaci di apportare benefici al sistema nervoso e di favorire la concentrazione e la memoria.

Quali le proprietà della maca peruviana?

Il tubero di maca risulta ricco di aminoacidi essenziali, sali minerali, carboidrati, acidi grassi, fibre e vitamine: inutile meravigliarsi, quindi, del suo potere energizzante e rinvigorente che aiuta a combattere la stanchezza e a contrastare lo stress, oltre ad aumentare la resistenza dell’organismo agli sforzi pesanti. A rinvigorire è anche la presenza di steroli, che rendono la maca peruviana una vera e propria alternativa naturale agli anabolizzanti, elementi molto importanti per i culturisti e i frequentatori di palestre.

L’assunzione di maca, inoltre, può determinare l’aumento della densità delle ossa per questo ne viene consigliata l’assunzione nel periodo di crescita del bambino ma anche durante la gravidanza e l’allattamento, inoltre la sua capacità di aumentare il livello di emoglobina nel sangue la rende particolarmente adatta a chi soffre di anemia e utile per rinforzare le difese immunitarie. Forse non tutti sanno che la maca è nota anche come “viagra peruviano”, tanto da essere l’ingrediente più importante delle diete afrodisiache.

La maca, infatti, favorisce la fertilità sia nell’uomo che nella donna, aiuta ad alleviare i sintomi premestruali normalizzando il ciclo. In qualità di afrodisiaco, negli uomini riesce ad aumentare il volume seminale e la quantità di sperma migliorando la motilità degli spermatozoi, mentre nella donna favorisce l’ingrossamento nell’endometrio provocando la maturazione dei follicoli di Graff. È possibile trovare la maca peruviana in erboristeria e in farmacia sia in capsule che in compresse, ma esiste anche in polvere e rappresenta un ottimo accompagnamento a succhi di frutta, yogurt e latte.

Semi di chia: dall’antichità con energia

Semi di chia: dall’antichità con energia

Forse non tutti sanno che i semi di chia derivano da una pianta che già le antiche popolazione precolombiane come gli aztechi conoscevano e coltivavano per usarli come condimento insieme a mais e legumi. I semi, infatti, sono naturalmente ricchi di acidi grassi essenziali come gli omega 3 e di calcio, per cui i piccoli semi di chia rappresentano una fonte di energia naturale per l’organismo tale che è possibile usarli come integratori alimentari.

Usi e caratteristiche dei semi di chia

Di solito fioriscono durante il periodo estivo i semi di chia che oggi sono conosciuti anche in Europa tanto da essere regolarmente venduti all’interno del mercato europeo in qualità di ingredienti alimentari, ma in realtà sono ben più di semplici semi dato che possono essere a ragione considerati l’ingrediente segreto del nostro organismo. La pianta da cui derivano è conosciuta col nome di Salvia hispanica, e si tratta di una specie di pianta particolarmente nota nei paesi dell’America latina per le sue qualità nutrizionali, grazie alle quali i semi di chia sono stati recentemente riconosciuti come ingredienti alimentari e ammessi nel mercato comune europeo. Come accennato, le proprietà nutritive e gli effetti benefici di questi semetti erano già conosciute nell’antichità, al tempo degli aztechi che ne consumavano grosse quantità insieme al mais ai fagioli e questo potrebbe spiegare come mai gli aztechi sono stati una delle popolazioni precolombiane più longeve.

Da una parte supporta le funzioni dell’organismo l’alto contenuto di calcio presente nei semi che li rende una delle principali fonti vegetali di tale minerale, tanto che una porzione di 100 grammi di semi fornisce un apporto di calcio cinque volte superiore a quello corrispondente alla stessa quantità di latte. I semi, inoltre, sono anche ricchi di acidi grassi essenziali omega 3, di vitamina C, di ferro e potassio e ciò spiega perché, se assunti con costanza, questi semi sono capaci di ottimizzare il livello di zuccheri nel sangue, di ridurre l’aumento di peso corporeo, di prevenire le malattie cardiache, donando allo stesso tempo all’interno organismo un elevato livello di energia.

Effetti benefici dei semi di chia

I semi di chia si caratterizzano per il sapore neutro e la consistenza croccante che li rende perfetti se uniti ai cereali per la colazione o insieme ai semi zucca. I semi di chia hanno il pregio di poter essere conservati senza diventare rancidi, per cui possono essere assunti sia crudi che come condimento all’interno di altri piatti come pasta, risotti, legumi.

Come ingredienti alimentati, quindi, possono usare nei frullati insieme alla frutta e alla verdura oppure si possono unire a salsine e patè, o ancora si possono aggiungere nei biscotti o nelle torte a cottura ultimata. Un uso particolarmente benefico è quello per la pulizia dell’intestino: i semi, se lasciati in ammollo in acqua per una nottata, sprigionano un gel da assumere la mattina a stomaco vuoto per contribuire alla naturale pulizia dell’intestino.

Quando la vita degli oggetti dura di più con le batterie ricaricabili

Quando la vita degli oggetti dura di più con le batterie ricaricabili

Rispetto alle normali batterie, le batterie ricaricabili sono in grado di offrire una maggiore durata di vita di un oggetto o apparecchio elettrico nonché una performance straordinaria. Non bisogna stupirsi se quando vennero commercializzate le batterie ricaricabili riscossero enorme successo presso gli utenti tanto da far riscontrare un vero e proprio boom di preferenze. Vediamo quindi cosa sono le batterie ricaricabili e perché ancora oggi sono sempre di uso attuale.

La convenienza delle batterie ricaricabili

Come accennato, quando le batterie ricaricabili sono state lanciate sul mercato la loro introduzione è stata accolta subito con molto entusiasmo da parte degli utenti. Grazie alle ricaricabili, infatti, l’utente finalmente ha avuto a disposizione un prodotto da poter usare e riusare quante volte si vuole e col vantaggio di un notevole risparmio economico dato che se la batteria che si ricarica non si ha più bisogno di acquistare batterie sempre nuove, magari anche destinate a durare meno del previsto.

Proprio a differenza delle normali batterie, le batterie ricaricabili non hanno questo ‘difetto’ di dover essere buttate appena scariche, dato che è possibile usarle sempre e devono essere sfruttate al massimo fin quando conservano ancora energia. Quando si effettuano i primi cicli di carica e ricarica di queste particolari batterie bisogna effettuarli in modo corretto perché sono fondamentali per il seguente uso e la performance nel tempo delle batterie stesse. In pratica, le batterie vanno ricaricate non appena risultano completamente scariche e mai quando c’è ancora un po’ di carica, altrimenti le prestazioni potrebbero non essere più soddisfacenti.

Perché le usa e getta perdono contro le ricaricabili

Per conservare al meglio e il più a lungo possibile le ottime prestazioni delle batterie ricaricabili la prima regola è quella di non ricaricarle quando hanno un residuo di energia, inoltre bisogna prestare attenzione a non ricaricarle oltre il tempo necessario per non ottenere l’effetto opposto. In realtà, le batterie dovrebbe essere lasciate a riposare dopo la ricarica e non vanno usate subito dopo, quando sono ancora ‘calde’, così come non dovrebbero essere lasciate inutilizzate per lunghi periodi. Le batterie al litio rispetto ad altre batterie ricaricabili si contraddistinguono per numerosi vantaggi come la maggiore potenza e nessun effetto memoria. Cosa significa?

Che diversamente dalle normali batterie ricaricabili, quelle al litio non ‘memorizzano’ l’eventuale carica non completa per cui possono essere ricaricate anche solo parzialmente. Al contrario, alcune batterie ricaricabili si caratterizzano per la bassa auto scarica e altre, invece, sono già pronte per essere usate non appena acquistate: ciò evidenzia come l’acquisto di batterie ricaricabili si riveli la scelta ideale per gli apparecchi che tendono ad assorbire molta energia.

Binocolo: quando osservare la natura è una passione

Quando si è curiosi di scoprire e osservare le abitudini degli animali nel proprio habitat naturale, non c’è niente id meglio che osservarli da lontano come se fossero vicini usando un binocolo. Il binocolo si rivela uno strumento molto utile per chi pratica sport come il bird watching o il trekking perché si ha modo di fermarsi ad ammirare flora e fauna di un luogo.

I fattori da considerare in un binocolo

Fondamentale per chi ama andare in giro per boschi o per chi desidera osservare gli uccelli, il binocolo viene usato per ingrandire oggetti che si trovano a una lunga distanza: le immagini attraversano due serie di lenti e poi dei prismi, per cui l’immagine viene prima ingrandita e poi raddrizzata per essere ‘letta’ dai nostri occhi. Il tipo di binocolo non dipende solo dall’utilizzo che ne se ne farà, ma anche dal prezzo e dal modello: ci sono diversi elementi da prendere in considerazione prima di optare per un binocolo o per l’altro.

Prima di tutto, vanno presi in esami fattori come l’ingrandimento e il diametro della lente frontale: il primo indica quante volte si riesce a vedere più vicino un oggetto osservato, mentre il diametro dell’obiettivo riguarda la misura della lente frontale e indica anche la luminosità del binocolo stesso, fondamentale per le sue prestazioni. Altro elemento da prendere in considerazione è il fattore crepuscolare che serve a valutare la possibilità di riconoscere un oggetto osservato anche in caso di scarsa luminosità, mentre il campo visivo del binocolo indica quanto spazio è possibile osservare attraverso il binocolo stesso.

Il binocolo giusto è quello che si usa di più

In commercio ci sono ormai numerose tipologie di binocolo per cui è possibile scegliere subito quello che fa al caso proprio a seconda che si desideri un modello tradizionale, ovvero un binocolo detto a prisma, o che si desideri un modello più moderno conosciuto come binocolo a prismi a tetto. La differenza è che nei binocoli tradizionali l’immagine della lente anteriore arriva all’oculare attraverso diverse riflessioni su specchi presenti all’interno del binocolo stesso, invece, i modelli a prismi a tetto sono dotati di lenti obbiettivo in linea con gli oculari e per questo offrono una qualità dell’immagine riprodotta non così alta come quella dei binocoli tradizionali.

Altro fattore da considerare è la distanza minima di messa a fuoco per cui un binocolo può mettere a fuoco usando un meccanismo a ghiera, oppure essere focus free: per questo le lenti dell’oculare dovrebbero trovarsi a una distanza confortevole per l’occhio.