Il sebo in eccesso, una delle principali cause dell’acne

Il sebo in eccesso, una delle principali cause dell’acne

Mi ricordo quando durante la mia adolescenza mi svegliavo al mattino di una giornata importante, mi guardavo allo specchio e lo vedevo..il brufolo! Come fare per renderlo meno visibile? La cosmesi negli ultimi anni ha prodotto molti stratagemmi per venirci in soccorso.

L’acne, che sta all’origine della formazione dei brufoli e dei punti neri, è una vera e propria malattia odiata da milioni di adolescenti, ma non sono. Infatti ne possono essere colpite, anche se più raramente, anche persone che hanno superato questa fase della vita.

Fase 1. Asciugare la pelle

La prima cosa da fare nel caso di presenza di pelle acneica è cercare, con l’aiuto di un dermatologo e di trattamenti e prodotti specifici, di asciugarla, riducendo la produzione di sebo. E’ infatti questo, che non riuscendo ad uscire dai pori, origina i brufoli. Uno strumento che sta prendendo sempre più piede per la sua efficacia è la luce pulsata.

Questa, emessa da macchinari, disponibili anche in versioni da poter usare comodamente da casa, attraverso massaggi quotidiani di circa 10 minuti, agisce su diverse lunghezze d’onda stimolando la struttura della pelle. Non va confusa con il laser, infatti non ha nessuna controindicazione come invece accade con quest’ultimo. Il dispositivo Face-up in vendita online è efficace ed economico.

Fase 2. Mantenere il livello di sebo nella pelle costante

Se la nostra acne rosacea è legata a fattori medici, ci verrà in aiuto una terapia farmacologica, spesso a base ormonale. In tutti gli altri casi ci sono delle accortezze da seguire per cercare di mantenere il livello del sebo in eccesso prodotto dalla nostra pelle sotto controllo.

L’uso di prodotti che presentano doti astringenti è sicuramente una regola chiave da seguire. Lozioni e struccanti di questo tipo devono essere usati quotidianamente per rimuovere il trucco e lo sporco dal viso.

I brufoli posso essere nascosti?

Certo, ma non vanno usati i correttori che applichiamo di solito su un viso privo di queste imperfezioni. Spesso quelli usati per coprire le occhiaie sono comedogenici, cioè favoriscono l’occlusione dei pori. Dato che devono andare a coprire un’imperfezione di colore rossastro la tonalità giusta da usare è quella tendente al verde.

Naturalmente non usare mai prodotti scaduti che potrebbero portare ad una profilerazione di batteri. Queste annotazioni sono valide, non solo per i correttori, ma anche per il fard, la terra e tutti gli altri trucchi che usiamo sul nostro volto. Sicuramente il lasciar respirare liberamente la pelle sarebbe la soluzione migliore, non caricando così i pori di ulteriori fardelli, ma per un’adolescente può essere quasi di vitale importanza celare un brufolo.

Consigli utili per non peggiorare l’acne

Oltre alle indicazioni già elencate è bene evitare situazioni stressanti, seguire un’alimentazione sana ricca di verdure e altri elementi che apportino vitamina A al nostro organismo.

Come rendere meno visibili le cicatrici

Quando ormai il danno è fatto e l’acne ha portato al formarsi di una cicatrice l’unica cosa che possiamo fare è cercare di renderle meno visibii possibile. Ci sono molto prodotti sia chimici che naturali che ci possono aiutare. Parlatene col vostro dermatologo.

Quando la salute viene dall’argento colloidale

Quando la salute viene dall’argento colloidale

Quante volte si è sentito nominare l’argento colloidale parlando di infezioni e raffreddori? Non è un caso se argento colloidale è tornato a far parlare di sé e delle sue caratteristiche benefiche dopo tanti anni di antibiotici e medicinali la cui assunzione spesso corrode il nostro organismo. Vediamo cos’è e che azione svolge l’argento colloidale.

Argento colloidale: panacea per tutti i mali?

Forse avrete notato come si senta sempre più parlare di argento colloidale soprattutto quando si nominano diversi tipi di patologie: questo dipende dal fatto che argento colloidale si è rivelato un rimedio universale contro numerose malattie in quanto riesce a contrastare l’azione di batteri come stafilococchi e streptococchi, come e meglio di un antibiotico, ma col vantaggio di non causare nessun effetto collaterale sull’organismo. Come è composto l’argento colloidale? Come fa intuire il nome stesso, argento colloidale è formato da particelle di argento ionizzate, ovvero cariche elettricamente il che permette loro di restare sospese nella soluzione di solvente senza disciogliersi.

Per questo caso argento colloidale ionico può assumere diversi colori a seconda della grandezza delle particelle e del loro grado di concentrazione, il tipo di argento colloidale, però, più usato è quello di colorazione trasparente, il che indica come le particelle di argento siano sottili e riescano a essere assorbite da pelle e mucose più facilmente. argento colloidale, a differenza del comune pensiero, è del tutto innocuo anche sulle pelli sensibili. Dopotutto basti pensare che l’uomo si cura con argento colloidale fin dal tempo degli antichi greci, in cui l’argento veniva usato per curare vari generi di infezioni e tale modo di usare argento colloidale resistette fino all’introduzione dei moderni antibiotici.

Argento colloidale: perché usarlo

L’ingresso e la veloce commercializzazione degli antibiotici al posto dell’argento colloidale è da ricercare negli iniziali costi elevati della produzione dei prodotti a base di argento colloidale. Grazie allo sviluppo della tecnologia in campo medico però, da un po’ di anni è tornata in auge l’uso e l’assunzione dell’argento colloidale e ciò è favorito sia dal fatto che si sia sviluppata una certa diffidenza verso gli antibiotici e sia perché ormai argento colloidale costa meno di un antibiotico.

L’azione dell’argento si è rivelata più efficace contro i batteri perché ne blocca la riproduzione rendendone inattivi gli enzimi vitali, proprio per questo lo si può assumere per contrastare diversi tipi di infezioni sia a livello topico che sistemico, per cui è possibile assumerlo contro raffreddore e tosse, stati di influenza, sinusite, rinite allergica e asma, ma anche per eritemi, micosi, herpes e psoriasi, per cistiti o infezioni alla prostata, contro vaginiti e candida, per curare tagli, ferite e scottature.

Semi di chia: dall’antichità con energia

Semi di chia: dall’antichità con energia

Forse non tutti sanno che i semi di chia derivano da una pianta che già le antiche popolazione precolombiane come gli aztechi conoscevano e coltivavano per usarli come condimento insieme a mais e legumi. I semi, infatti, sono naturalmente ricchi di acidi grassi essenziali come gli omega 3 e di calcio, per cui i piccoli semi di chia rappresentano una fonte di energia naturale per l’organismo tale che è possibile usarli come integratori alimentari.

Usi e caratteristiche dei semi di chia

Di solito fioriscono durante il periodo estivo i semi di chia che oggi sono conosciuti anche in Europa tanto da essere regolarmente venduti all’interno del mercato europeo in qualità di ingredienti alimentari, ma in realtà sono ben più di semplici semi dato che possono essere a ragione considerati l’ingrediente segreto del nostro organismo. La pianta da cui derivano è conosciuta col nome di Salvia hispanica, e si tratta di una specie di pianta particolarmente nota nei paesi dell’America latina per le sue qualità nutrizionali, grazie alle quali i semi di chia sono stati recentemente riconosciuti come ingredienti alimentari e ammessi nel mercato comune europeo. Come accennato, le proprietà nutritive e gli effetti benefici di questi semetti erano già conosciute nell’antichità, al tempo degli aztechi che ne consumavano grosse quantità insieme al mais ai fagioli e questo potrebbe spiegare come mai gli aztechi sono stati una delle popolazioni precolombiane più longeve.

Da una parte supporta le funzioni dell’organismo l’alto contenuto di calcio presente nei semi che li rende una delle principali fonti vegetali di tale minerale, tanto che una porzione di 100 grammi di semi fornisce un apporto di calcio cinque volte superiore a quello corrispondente alla stessa quantità di latte. I semi, inoltre, sono anche ricchi di acidi grassi essenziali omega 3, di vitamina C, di ferro e potassio e ciò spiega perché, se assunti con costanza, questi semi sono capaci di ottimizzare il livello di zuccheri nel sangue, di ridurre l’aumento di peso corporeo, di prevenire le malattie cardiache, donando allo stesso tempo all’interno organismo un elevato livello di energia.

Effetti benefici dei semi di chia

I semi di chia si caratterizzano per il sapore neutro e la consistenza croccante che li rende perfetti se uniti ai cereali per la colazione o insieme ai semi zucca. I semi di chia hanno il pregio di poter essere conservati senza diventare rancidi, per cui possono essere assunti sia crudi che come condimento all’interno di altri piatti come pasta, risotti, legumi.

Come ingredienti alimentati, quindi, possono usare nei frullati insieme alla frutta e alla verdura oppure si possono unire a salsine e patè, o ancora si possono aggiungere nei biscotti o nelle torte a cottura ultimata. Un uso particolarmente benefico è quello per la pulizia dell’intestino: i semi, se lasciati in ammollo in acqua per una nottata, sprigionano un gel da assumere la mattina a stomaco vuoto per contribuire alla naturale pulizia dell’intestino.

Kindle Unlimited: perché in Francia non lo vogliono

Kindle Unlimited: perché in Francia non lo vogliono

Quanti di voi leggono libri su Kindle? Io all’inizio ero molto scettica, dato che il piacere che dà tenere un libro tra le mani e sfogliarlo non può essere la stessa di quella del Kindle, infatti da quando leggo libri digitali un po’ accuso ancora la differenza con la carta, e non rinuncio al piacere di acquistare un bel libro.

Amazon e le sue offerte mensili

Mi sono accorta però che molti sono i vantaggi dell’avere un Kindle: prima di tutto il kindle puoi potarlo tranquillamente ovunque, dato che le sue dimensioni minime consentono di trasportarlo in una borsa anche mediamente piccola, inoltre Amazon propone praticamente ogni giorno e ogni settimana delle diverse promozioni che per chi acquista letture su Kindle. Per esempio ogni giorno ci sono particolari titoli in promozione lampo e ogni settimana ci sono diverse offerte e sconti sempre su una determinata fascia di titoli che, ovviamente, possono risultare più o meno interessanti.

Per esempio, a me è capitato di usufruire di tali promozioni per cui effettivamente essere proprietaria di un Kindle rappresenta un vantaggio economico non indifferente, dati gli attuali prezzi di alcuni volumi. Proprio nel fare acquisti on line, mi sono accorta di una promozione che Amazon ha lanciato e che per me, assidua lettrice, sembrava incredibile: la Kindle Unlimited, che permette una sorta di abbonamento mensile nel quale puoi scaricarti qualsiasi volume che rientri nella categoria.

Editoria francese contro il colosso Amazon

Personalmente sono sempre un po’ scettica verso queste offerte, per cui ho preferito approfittare del mese gratuito di prova che Amazon ha offerto, e ho scaricato un bel po’ di titoli che intendevo prendere e che ho trovato sotto la dicitura Unlimited, per cui li ho facilmente e velocemente scaricati sul pc per poi passarli su Kindle. Devo dire che questa possibilità potrebbe davvero rappresentare una svolta per gli utenti, dato il costo mensile basso dell’abbonamento rispetto all’acquisto di un singolo libro, eppure ho letto che c’è una nazione a cui questo Unlimited proprio non piace, ovvero la Francia. Per il Ministro della Cultura, anche Amazon deve rispettare la legge francese sul prezzo unico. In pratica, è proprio questa incredibile offerta dell’Unlimited che alla Francia non va giù.

A lamentarsene sono state le case editrici più grandi: in pratica gli editori si lamentano del prezzo dell’abbonamento rivendicando il proprio diritto a fissare il prezzo dell’offerta. In Francia infatti, esiste una legge del 2011 che permette agli editori di fissare il prezzo di vendita degli ebook , quindi logico che questa offerta di Amazon vada a rompere le uova nel paniere, dopotutto gli editori francesi non sono scemi e vogliono tutelare le proprie pubblicazioni sia cartacee che digitali. Chissà perché agli editori italiani non importa un fico secco?…

Un trapianto di testa nel prossimo futuro?

Un trapianto di testa nel prossimo futuro?

Non so se avete letto anche voi questa notizia a cui inizialmente non volevo assolutamente credere. Quando l’ho letta sul web ho pensato subito fosse un’esagerazione o peggio una pazzia considerando che oggi già è tanto se si riesce a portare a termine un ‘semplice’ trapianto di organi, figuriamoci quando si tratta di un trapianto di testa.

Quando Frankenstein ci fa un baffo!

Eppure la notizia sembra vera dato che è addirittura attribuita a un medico italiano. Ma vediamo cosa propone effettivamente questo sedicente medico: il neurochirurgo Sergio Canavero ha sostenuto che tra soli due anni, il che mi sembra davvero una cosa impossibile, si potrà effettuare il fantomatico trapianto di testa. Inutile dire che gli danno tutti contro e il perché è presto spiegato: non solo tale intervento chirurgico impiegherebbe un centinaio di chirurghi in sala operatoria in cui dovrebbero ‘trattenersi’ per trentasei ore di fila, ma al malcapitato di turno richiederebbe una spesa di quasi tredici milioni di euro!!!

Peccato che anche Mel Brooks ci fosse arrivato molto prima di questo sedicente neurochirurgo e senza spendere tanto! Ahahah scherzi a parte, ma vi sembra davvero una cosa ammissibile? A me sembra in tutto e per tutto fantascienza! Eppure questo medico insiste che in due anni lui riuscirebbe nella fatica impresa… voi ci credete?

Una testa nuova… ma anche no

Io ho pensato a quanto fosse fattibile la cosa, ma effettivamente, a parte proprio la parte pratica, vi immaginate quali e quanti sconvolgimenti sociali interverrebbero? Implicazioni etiche quindi che coinvolgerebbero in primis la Chiesa da cui di sicuro partirebbe una condanna a tale tipo di operazione. Per fortuna però la comunità medica sembra dalla ‘mia parte’, ovvero la ritiene impossibile proprio come me! Infatti le risposte a tale proposta fantascientifica non solo mancate e a valanghe si sono scatenate sul neurochirurgo definendo a dir poco improponibile la cosa.

Meno male va, sono rimasta rincuorata della cosa altrimenti tutte le mie scarse conoscenze mediche sarebbero crollate immancabilmente in quattro e quattr’otto: ho sempre saputo che la riproduzione, figuriamoci poi il ‘riallacciamento’ del midollo osseo con un altro fosse pressoché rara, e da qui non voglio attaccare con l’argomento staminali, però di sicuro questo neurochirurgo non può bussare alla porta della comunità medica e dire semplicemente tra due anni si fa. È assurdo! Soprattutto se non puoi dimostrare la fusione tra i tratti di midollo, quindi perché insiste se sono solo parole? Per fortuna che in Occidente e nel mondo non troverà nessuno dalla sua parte, e finché questi suoi sogni impossibili resteranno solo su carta possiamo stare tranquilli.